lunedì 20 aprile 2009

Quando il futuro imita il passato.…

Corriere della Sera, 20 Aprile 2009
Uno scudo di gas contro l'effetto serra

Franco Foresta Martin, noto giornalista scientifico del Corriere della Sera, riporta una notizia proveniente dal settimanale americano Newsweek, sulla proposta di due Premi Nobel, Paul Crutzen (Nobel per la chimica nel 1995) e Thomas Schelling (Nobel per l’economia nel 2005), di ridurre il riscaldamento globale del Pianeta immettendo in atmosfera biossido di zolfo come schermante delle radiazioni solari.
Uno degli effetti dei composti dello zolfo è quello di funzionare da schermo nei confronti delle radiazioni solari, riducendo la quantità di energia che raggiunge la superficie terrestre. Si tratta quindi di un effetto che contrasta quello dei gas serra, i quali tendono a riscaldare la superficie. E’ quindi un caso di forcing negativo che contrasta il forcing positivo dei gas serra.
La storia dei composti dello zolfo in atmosfera è però nota da molto tempo.
A partire da secondo dopoguerra, intensa industrializzazione del Nord America e dell’Europa aveva portato ad immettere in atmosfera una quantità enorme di composti dello zolfo, derivanti in massima parte dalla combustione di oli non particolarmente raffinai e da carbone, attraverso tecnologie di produzione a bassa efficienza e alta emissione. Queste sostanze, arrivarono ad abbassare il pH della pioggia fino a livelli tali da dover adottare il termine “Piogge Acide” per indicarle. Una situazione che, ai tempi, creò problemi alla vegetazione di aree disposte sottovento ai grandi centri industriali, fino a centinaia di km di distanza. Per esempio negli anni ‘80, la Foresta Nera presentava circa il 50% delle piante danneggiate dalle piogge acide, e nel 1974 in Scozia è stata misurata un’acidità della pioggia di pH 2,7 (!!).
L’idea quindi dei due premi Nobel, potrebbe essere considerata come interessante esercizio di modellistica atmosferica a scala planetaria, ma sicuramente andrebbe valutato con maggiore dettaglio i possibili effetti a lungo (e forse anche a medio) termine.
Forse è meglio arrivare a costruire politiche che portino ad una riduzione delle emissioni di TUTTI gli inquinanti, sia quelli clima-modificanti che gli altri. Questo è fondamentale per costruire una società che permetta di arrivare ad una società la più equilibrata possibile, dove la parola Sostenibilità abbia lo stesso significato per tutti gli abitanti del nostro Pianeta.

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