martedì 28 febbraio 2012

Nuova immagine sul Lago Vostok


Dall'articolo di Nicola Jones apparso su Nature del 14 Febbraio 2012, riporto questa immagine che rappresenta le fasi di perforazione del foro di Vostok che ha raggiunto il lago.
Come si può vedere, la perforazione è stata deviata due volte, in genere per la chiusura del foro oppure per il blocco della sonda di perforazione. Utilizzando tecniche abbastanza in uso nelle perforazioni per idrocarburi sono state effettuate delle deviazioni per salvare la parte di foro già perforata. 
A 2500 m la prima deviazione dal foro 5G, chiamato 5G-1, che ha permesso di scendere fino a 3580, dove una seconda deviazione (5G-2) ha permesso di raggiungere il Lago Vostok.
In questa figura si vede molto bene le varie fasi, con anche il blocco di 5 anni dal 1998 imposto dalla comunità scientifica internazionale per decidere quale fosse la tecnica migliore per raggiungere il lago (vedere il post precedente).
La lentezza nel procedere della perforazione (in pratica dal 2004 al 2012) è dovuta principalmente alle difficoltà di perforare un ghiaccio che si trova alla temperatura di circa -2,5°C. Infatti il profilo termico della calotta polare sotto la Base di Vostok presenta una costante diminuzione della temperatura da -57°C fino alla temperatura di fusione del ghiaccio a quella pressione (profondità), che è di -2,5°C circa. Inoltre c'e' anche il fatto che la parte basale del ghiacciaio, tra 3538 e 3769 m di profondità (quindi 231 m) si tratta di "ghiaccio di accrezione", cioè acqua del lago che è congelata alla base. Si tratta cioè di un ghiaccio con caratteristiche meccaniche diverse dal ghiaccio soprastante derivante da accumulo nevoso. 
Comunque alla fine è stato rotto l'ultimo diaframma di ghiaccio ed è stato possibile recuperare il ghiaccio proveniente dall'acqua che si è riversata nel foro (vedere blog precedente).






Nicola Jones (2012) Russians celebrate Vostok victory. Team finally drills into biggest Antarctic subglacial lake. Nature 482, 287, doi:10.1038/482287a


 (foto: Lukin, V. & Bulat, S. Geophys. Monogr. Ser. 192, 187–197 (2011)). 

lunedì 27 febbraio 2012

Raggiunto il Lago Vostok

Dopo circa 20 anni di lavoro sulla calotta antartica, l'8 Febbraio 2012 è stata perforata per intero la calotta polare Est-Antartica, aprendo una "piccola finestra" nel Lago Vostok. I ricercatori del Russian Arctic and Antarctic Research Institute (AARI), hanno finalmente perforato 3769.3 m di ghiaccio dalla superficie fino al sottostante lago, con la massima profondità mai raggiunta in una perforazione in ghiaccio. "Abbiamo ottenuto campioni da tutto il mondo, ma l'Antartide è un grande continente dove finalmente è possibile raggiungere il mondo che c'e' sotto il ghiaccio" ha affermato John Priscu, microbiologo dell'Università del Montana (USA) e storico coordinatore delle attività sul Lago Vostok.


((c) AP)





Le attività di perforazione alla base Vostok hanno permesso al foro 5G-1, iniziato nel 1992, di raggiungere nel 1998 i 3623 m di profondità, all'interno del ghiaccio formato da acqua del lago congelata sul fondo del ghiacciaio. La comunità scientifica mondiale ha bloccato le attività di perforazione per gli 8 anni successivi per evitare la contaminazione di un'acqua di un lago che esiste in quella posizione da almeno 14 milioni d'anni. Alla fine è sto calcolato che la pressione dell'acqua, alla base del ghiacciaio, avrebbe impedito la fuoriuscita del liquido di perforazione usato per tenere aperto il foro. Infatti, il 4 febbraio il carotiere ha perforato il debole diaframma che era rimasto, e l'acqua del lago è rifluita per circa 40 m nel foro. Nei giorni successivi questo ghiaccio è stato perforato e recuperato e permetterà di dare uno sguardo ad un'ambiente che è rimasto isolato per milioni di anni.
Il Lago Vostok ha una profondità fino a 1000 m e si estende sotto la calotta polare per un'area di circa 14.000 km quadrati, cioè il settimo lago più esteso del mondo. Bisogna dire che sotto l'Antartide sono stati rilevati (da satellite e da misure radar) centinaia di laghi di tutte le dimensioni, anche se non com quello di Vostok.


(ADAPTED FROM NATIONAL SCIENCE FOUNDATION)



In effetti si apre uno scenario fantastico a livello scientifico, che permetterà di aggiungere molti altri tasselli alla conoscenza del nostro Pianeta. 

E niente potranno fare le follie giornalistiche, uscite in corrispondenza della notizie che giungevano da Vostok, su possibili basi di alieni sul fondo del lago (La Repubblica del......) oppure di ex basi Naziste (...agenzia russa....).

Pubblicato su:
A Tiny Window Opens Into Lake Vostok, While a Vast Continent Awaits di Carolyn Gramling

Science 17 February 2012: Vol. 335 no. 6070 pp. 788-789
DOI: 10.1126/science.335.6070.788

lunedì 20 febbraio 2012

Corso di Cambiamenti Climatici a Scienze Ambientali - UNIMIB

L'adattamento ai Cambiamenti Climatici è riconosciuto come una delle grandi sfide per la comunità mondiale. Esistono oramai moltissime prove per giustificare azioni politiche, a tutti i livelli, sui cambiamenti del clima, anche se si tratta di una scienza molto recente. Questa conoscenza ha bisogno di ulteriori progressi sulla comprensione del sistema climatico, sulla valutazione degli impatti e sulla individuazione e la valutazione delle opzioni di mitigazione e adattamento. Si tratta di uno sforzo che richiede, e continuerà a richiedere, un sostegno significativo alle attività di ricerca sui cambiamenti climatici a livello locale, regionale e globale. Nell’ambito nella nuova Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie dell’Ambiente e del Territorio (Classe LM-75), dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, è possibile intraprendere un percorso formativo sulla Gestione degli effetti dei Cambiamenti Climatici. L’obiettivo è quello di formare persone con conoscenze specifiche nei settori che sottendono i Cambiamenti Climatici, attraverso l’acquisizione di competenze nell’ambito delle Scienze del Clima, dei rapporti tra Sostenibilità climatica ed Uomo e del Rischio Climatico.


In particolare è stato attivato un corso dal titolo "Cambiamenti Climatici" che intende fornire conoscenze sull'influenza che ha l'uomo sul sistema climatico e di evidenziare i principi che governano la sostenibilità ambientale.


Il corso inizierà il 1 Marzo 2012, presso il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio dell'UNIMIB.


Gli studenti interessati possono usare questo blog per dialogare direttamente con me per postare opinioni, idee, commenti. Ovviamente questo blog è a disposizione di tutti coloro che son o interessati a questa materia.